Comunicati Stampa

Comunicati Stampa / 25.05.2014


Nel primo trimestre 2014, l'indice dei prezzi dei prodotti acquistati dagli agricoltori aumenta dello 0,7% rispetto al trimestre precedente e diminuisce dell'1,1% rispetto allo stesso periodo del 2013.

A livello mensile, rispetto allo stesso periodo del 2013, per i prezzi di acquisto la flessione tendenziale iniziata nei mesi precedenti si attenua, passando dall'1,3% di gennaio allo 0,8% di marzo.

Tra i prodotti acquistati, i prezzi dei beni e servizi intermedi aumentano dello 0,9% rispetto al trimestre precedente e diminuiscono dell'1,7% rispetto allo stesso periodo del 2013; quelli dei beni di investimento segnano un incremento congiunturale dello 0,4% e tendenziale dell'0,7%.

Nel primo trimestre del 2014, l'indice dei prezzi dei prodotti venduti dagli agricoltori diminuisce dello 0,7% sul trimestre precedente e del 2,3% rispetto allo stesso trimestre del 2013.

Nel corso del trimestre, rispetto allo stesso periodo del 2013, si accentua la flessione degli indici mensili dei prezzi dei prodotti venduti, che segnano una diminuzione dell'1,1% a gennaio, del 4,4% a febbraio e del 2,3% a marzo.

Nel primo trimestre, fra i prodotti venduti dagli agricoltori, i prezzi dei prodotti vegetali registrano su base tendenziale una diminuzione del 4,8%; gli animali e prodotti da animali registrano un incremento dello 0,8%.

 

Comunicati Stampa / 16.05.2014


L'Europa è nata per… riconoscere gli elementi di unione e diventare un grande spazio di pace, di benessere e di sviluppo


Il cambio di legislatura delle istituzioni comunitarie non può essere circoscritto solo all'interno della sfida elettorale. L'Europa vive un presente che può essere determinante per il suo futuro. Gli italiani in quanto cittadini europei insieme agli altri cittadini europei sono chiamati non a ribadire un retorico, formale e a volte scontato europeismo di facciata ma ad una vera e propria missione di rinnovamento e riorientamento per il salvataggio di una delle conquiste più' importanti della nostra storia recente.
Spesso sentiamo dire che l'Europa non è altro che una struttura tecnocratica, che produce norme asettiche, dominate da pure esigenze economiche.
La sensazione che si è fatta largo in questi anni, dominati da crisi e paure, è in fondo che l'Europa sia una somma di vincoli, di legacci, di paletti che impediscono e limitano la nostra libertà e le nostre scelte.
Fatichiamo oggi, molto più di ieri, a sentirci cittadini europei.
Questa percezione è figlia dell'assenza di una visione politica, della mancanza di un progetto e di un'idea. Eppure l'Europa è nata per una ragione politica straordinaria e profonda: quella di consentire ad un continente che per secoli, fino a pochi decenni fa, è stato dilaniato e insanguinato da conflitti e guerre continue, di riconoscere gli elementi di unione e di diventare un grande spazio di pace, di benessere e di sviluppo.
Un obiettivo pienamente centrato, che ci ha consentito di sentirci parte di una grande comunità allargata per decenni, che diveniva sempre più integrata, e di vivere la dimensione continentale come una vera opportunità.
Oggi quella ragione e' ancora valida: nessuna altra dimensione ci è consentita nel mondo globalizzato, ma dobbiamo riempirla di nuovi significati. Occorre traguardare altri obiettivi, occorre che la politica disegni una nuova strategia della quale sentirsi tutti parte, che torni a farci sentire orgogliosi di essere europei...