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Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati.

La legge ‘svuota carceri’ finora ha riconsegnato la libertà a 5.140 detenuti, di cui solo una parte di origine straniera (1.369) e di sesso femminile (332). Ad altri 6.245 persone ha permesso di accedere alla detenzione domiciliare (5.007 provenienti dalla detenzione e 1.238 dalla libertà).
Questi dati aggiornati al 29 febbraio 2012, sono stati divulgati dalla redazione di ‘Ristretti Orizzonti’ che ha diffuso le ‘statistiche sulla popolazione detenuta e le misure alternative’.
Fino a ieri i detenuti reclusi nei 206 istituti di pena italiani erano 66.632, contro una capienza complessiva di 45.742 posti. Altre 30.864 persone sono in area penale esterna, cioè beneficiano di misure alternative o sanzioni sostitutive.
All'interno delle carceri italiane gli stranieri sono 24.069 e le donne 2.846. Ridotta la presenza della componente immigrata tra i detenuti in semilibertà: 102 sul totale di 901.
La nazionalità più diffusa in carcere è la marocchina (4.844, 20,1%), seguita dalla rumena (3.598, 14,9%) e dalla tunisina (3.095, 12,9%). Ci sono poi 2.797 detenuti originari dell'Albania (11,6%), 1.181 della Nigeria (4,9%), 721 dell'Algeria (3,0%), 455 della Yugoslavia (1,9%), 420 del Senegal (1,7%)... 

 

TERLIZZI
ASSOCIAZIONE “M. RUGGIERI”
Cura dei tumori rari tra etica e ricerca oggi esperti a confronto
 
• TERLIZZI. La ricerca scientifica oncologica nello studio e cura dei tumori rari. Si parla di questo oggi pomeriggio alle nella sede della «Fraternità Francescana di Betania» in un convegno dal titolo “Il mistero della sofferenza: l’etica e le frontiere della ricerca scientifica e della biopolitica”.
Al convegno partecipano mons. Luigi Martella, vescovo di Molfetta-Terlizzi-Giovinazzo, Angelo Paradiso direttore scientifico Istituto dei tumori di Bari, Michele Guida, responsabile ambulatorio neoplasie rare «Maria Ruggieri», Tommaso Fiore, professore ordinario di anestesia e rianimazione policlinico universitario di Bari, Margherita Anna Bufi dirigente scolastico scuola primaria «Pappagallo» di Terlizzi, Nunzia Tarantini, dirigente scolastico liceo statale «Fiore» di Terlizzi, Benedetto Fucci medico ginecologo, componente della Commissione di inchiesta sugli errori sanitari, Gero Grassi vice presidente Commissione affari sociali camera dei deputati, Vito Ruggieri presidente associazione «Maria Ruggieri». Porge una testimonianza padre Roberto Fusco della Fraternità Francescana di Betania su «Il mistero della sofferenza nel ricordo di Maria Ruggieri». Porta i saluti Mario Volpe, Commissario straordinario del Comune di Terlizzi. Introduce Franca Maria Lorusso, avvocato ecclesiastico.
I1 convegno si svolge su iniziativa della associazione «Maria Ruggieri, impegnata in prima fila nella ricerca scientifica oncologica per lo studio e cura dei tumori rari. L’associazione ha conferito due borse di studio, promuovendo, tra l’alto, l’istituzione dell’ambulatorio “neoplasie rare”, intitolato a Maria Ruggieri, presso l’Istituto Tumori «Giovanni Paolo II» di Bari.
«L’organizzazione sanitaria deve essere capace di adeguarsi alle nuove domande mantenendo e potenziando la capacità di curare, misurandosi prima di tutto su chi è più fragile ed esposto”, spiega il presidente dell’associazione, Vito Ruggieri.


Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
 
Sciopero degli insegnanti indetto dalla GILDA per sabato 3 marzo.
La causa è la mancata corresponsione degli scatti di anzianità a gennaio e la riforma del sistema pensionistico che penalizza fortemente la categoria.
Il sindacato chiede inoltre norme concrete per la stabilizzazione dei precari e modifiche alla riforma Brunetta, che “non tiene conto della libertà di insegnamento e dei diritti sindacali nelle scuole.”
La categoria degli insegnanti è sicuramente sottopagata, poco tutelata e per nulla valorizzata...


di Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
 
Il ruolo svolto dal Laboratorio Analisi ospedaliero nell’ambito delle indagini diagnostiche, è di grandissima importanza. Dai risultati delle analisi il medico è in grado di diagnosticare la patologia in atto ed immaginare la terapia migliore, sia essa farmacologica o di natura chirurgica.
Troppo spesso immaginiamo che le analisi siano soltanto il mezzo per controlli di routine, così non è. Rivestono all’interno dei servizi offerti dal Sistema Sanitario Nazionale un ruolo di primissimo livello.
A seguito del Piano di Riordino Sanitario è stata messa in discussione l’intera rete dei Laboratori Analisi presenti sul territorio regionale. Una razionalizzazione della spesa e delle risorse è quanto mai necessaria, ma deve essere pensata e realizzata senza mettere a repentaglio la salute dei cittadini. Non può accadere che un prelievo ematico o un campione istologico, che non richiede particolare specializzazione nell’indagine, ‘viaggi per tutto il territorio’, per poi tornare al mittente dopo alcuni giorni con il risultato. E’ facile pensare che nessuno si fiderebbe di tale organizzazione...

Casa Betania -Terlizzi
Sabato 3 Marzo 2012 - ore 17

Fondazione Maria Ruggieri
Dibattito sul tema:

Il mistero della sofferenza:l'etica e le frontiere della ricerca scientifica e della biopolitica

Interverranno:

Nichi Vendola - Presidente Regione Puglia
on. Gero Grassi - Deputato
on. Benedetto Fucci - Deputato
dr. Ettore Attolini - Assessore Sanità Regione Puglia


Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
Il segretario della Cisl Raffale Bonanni, intervendo a Bari, ha messo in evidenza una grande verità: nel nostro Paese c’è un’enorme differenza tra i salari.
A fronte di moltissimi lavoratori dipendenti: operai, impiegati…che percepiscono salari bassissimi, ci sono i manager pubblici e privati, i conduttori dei talk show televisivi del servizio pubblico e privato che percepiscono stipendi esorbitanti.
Questa è la realtà, tutti lo sanno ma nessuno interviene...

                          di Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
 
 
“Ai contemporanei che, come me, vivono a disagio nella contemporaneità. Ma non si arrendono.”
Con questa frase bellissima, che ingloba un sentimento di non arrendevolezza, nonostante tutto, Giuseppe Ayala apre le pagine alla storia dell’ultimo ventennio, martoriato da stragi, uccisioni e collusioni mafiose.
‘Mafia, politica, apparati deviati, giustizia: relazioni pericolose e occasioni perdute – troppe coincidenze’.
E’ questo il titolo dell’ultimo libro di Giuseppe Ayala che a distanza di vent’anni dalle stragi di Capaci e via d’Amelio, analizza quanto accaduto, tentando di ricostruire la storia del tanto discusso rapporto ‘mafia-politica’.
Ma cosa lega Ayala a Falcone e Borsellino? Un comune sentire, il desiderio di giustizia, oltre che grande amicizia.
Giuseppe Ayala ricorda che sul finire del 1988 il Direttore della rivista ‘Micromega’ invita Giovanni Falcone a scrivere un saggio che riassuma il bagaglio di conoscenze che ha acquisito sul fenomeno mafioso....