
20 Mag Sanità Puglia. Il Ministro Fitto ‘tradisce’ ancora una volta la sua terra
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in Comunicati Stampa

Il Consiglio dei Ministri ha bocciato la legge regionale pugliese che riguarda le Residenze Sanitarie. A proporlo è stato proprio il Ministro Raffaele Fitto.
Sembrava quasi un miracolo, per la Puglia, poter contare su un Ministro della sua terra ed invece, sempre più spesso, questo si dimostra un ‘boomerang’.
Il provvedimento, in materia di sanità, bloccato, prevedeva la riconversione delle strutture ospedaliere, chiuse dopo il Piano di rientro, in Rsa, hospice e centri di riabilitazione. Cosa tra l’altro ampiamente discussa e apparentemente condivisa.
Oggi constatiamo che la volontà è un’altra. Non c’è la possibilità, seppur con qualche sacrificio, di riconvertire. Si è tagliato, senza ricucire!….

Il Consiglio dei Ministri ha bocciato la legge regionale pugliese che riguarda le Residenze Sanitarie. A proporlo è stato proprio il Ministro Raffaele Fitto.
Sembrava quasi un miracolo, per la Puglia, poter contare su un Ministro della sua terra ed invece, sempre più spesso, questo si dimostra un ‘boomerang’.
Il provvedimento, in materia di sanità, bloccato, prevedeva la riconversione delle strutture ospedaliere, chiuse dopo il Piano di rientro, in Rsa, hospice e centri di riabilitazione. Cosa tra l’altro ampiamente discussa e apparentemente condivisa.
Oggi constatiamo che la volontà è un’altra. Non c’è la possibilità, seppur con qualche sacrificio, di riconvertire. Si è tagliato, senza ricucire!
Destinare gli ex ospedali all’abbandono, significa relegare quelle strutture all’autodistruzione, significa sperperare denaro pubblico, non garantire ai territori sguarniti di assistenza sanitaria ospedaliera, servizi sostitutivi o complementari.
Significa, in buona sostanza, abbandonare al degrado strutture che hanno un costo ed una valenza sociale, per quello che hanno rappresentato nelle comunità.
Il Ministro per gli Affari Regionali Raffaele Fitto ha impugnato la legge perchè autorizzerebbe a superare il limite complessivo dei posti letto, fissato dal Piano di rientro, non rispettando l’accordo tra Regione Puglia e Governo.
Ancora una volta siamo alle prese con una politica fredda, lontana dai cittadini.
Ci auguriamo che siano effettivamente i costi ad imporre scelte dolorose.
Ci dispiacerebbe constatare che fossero poste sull’altare sacrificale le necessità dei cittadini, a vantaggio di una campagna elettorale che deve mostrare il potere e la forza del Governo di Centrodestra.