21 Nov LA NUOVA CITTA’ – Giro di poltrone
Posted at 00:00h
in Rassegna stampa
Palazzo di città
Giro di poltrone
Alla fine il ricambio nella giunta di Tria è avvenuto. L’avv. Michele Berardi non è più assessore all’urbanistica e ai lavori pubblici. Gli subentra l’ing. Vito Tricarico, ma a ‘mezzo servizio. Questi, infatti, si occuperà solo di lavori pubblici, Urbanistica, invece, resta in capo al sindaco, il quale, tuttavia, si avvarrà del consigliere a ciò delegato, Michele Grassi, in virtù del suo – come ha dichiarato lo stesso di Tria – radicamento sul territorio.
Alla fine, dunque, la gigantesca macchina di opposizione che per tre anni ha tenuto alle corde di Tria e company ha partorito il topolino di un assessorato dimezzato, di una inutile delega consiliare, e di un sostanziale rafforzamento del sindaco. L’unico a farne le spese è stato l’avv. Berardi, reo di non rispondere più al gruppo al quale quell’assessorato spettava e spetta — come ha tenuto a precisare il sindaco — il gruppo “quarta fase” dell’on. Grassi e del fratello consigliere.
Il nostro giornale non è stato mai morbido con l’avv. Berardi. Ma è evidente che ha finito per essere la vittima sacrificale sull’altare di questa vecchia politica e il capro espiatorio della crisi del centrosinistra. Contrordine compagni, come diceva Guareschi. A stretto giro di posta, rientra Berardi, come nuovo assessore al bilancio. Esce l’ing. Felice De Sario. Berardi non è né capro, né tanto meno vittima. Anzi, conferma che al governo della città adesso si accede tramite porte girevoli. Se l’assessorato all’urbanistica, infatti, spettava al gruppo di “quarta fase”, quello al bilancio, tradizionalmente è stato appannaggio dell’antico gruppo di “Memoria e futuro” (creatura del compianto Nino Giangaspero). Resta da capire a questo punto a quale gruppo risponde il redivivo assessore Berardi.
Ci sembra che ai nostri lettori si possano indicare queste conclusioni: il sindaco – almeno in prima battuta – si è rafforzato; il gruppo di “quarta fase” è rientrato nella sala del sindaco, ma dalla porta di servizio di un assessorato dimezzato e di funzioni delegate, con accresciuti problemi di incompatibilità; il clima politico si è ulteriormente degradato, al punto che non si capisce se questo dipenda più dai partiti o dalla qualità delle persone. In attesa del prossimo giro di poltrone.