
04 Mar Immigrazione: Il Sud accoglie. Quando si è poveri, si condivide e ci si immedesima
Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
Accogliere chi è perseguitato da conflitti bellici, è un segno di civiltà, che non può mancare all’Italia, culla del cristianesimo e terra del Vaticano.
Poiché i conflitti stanno martoriando Nord Africa e Libia, è il Sud del Paese a rappresentare l’approdo più vicino per le genti in fuga.
Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
Accogliere chi è perseguitato da conflitti bellici, è un segno di civiltà, che non può mancare all’Italia, culla del cristianesimo e terra del Vaticano.
Poiché i conflitti stanno martoriando Nord Africa e Libia, è il Sud del Paese a rappresentare l’approdo più vicino per le genti in fuga.
Il Sud Italia è magnanimo, è accogliente, è ospitale, è solidale. Quando si è poveri, si condivide volentieri quel poco che si ha con gli altri, perché ci si immedesima e si fa tutto il possibile per alleviare le sofferenze altrui.
La lezione di civiltà che sta dando in questi giorni il Sud Italia, l’isola di Lampedusa prima d’ogni altra terra, merita tutta la nostra attenzione e merita di essere propagandata come magistrale lezione di vita. Purtroppo, come spesso accade nel nostro Paese da quando governa il Centrodestra, i modelli sono altri: quelli del business, del potere, delle privatizzazioni.
Non si può festeggiare mentre altri soffrono la fame, la sete, la mancanza di una coperta per ripararsi dal freddo. Lo dico con molta serenità ai politici della Lega Nord, troppo spesso accecati dal miraggio di un benessere individuale, per accorgersi che la gioia e la serenità, sono perseguibili soltanto se la pace regna in ogni luogo del mondo e la dignità umana viene rispettata.