29 Nov IL CONFRONTO DELLE IDEE – All’Amministrazione comunale serve coesione
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in Rassegna stampa
All’Amministrazione comunale serve coesione
Maria Teresa Dc Scisciolo
Secondo Aristotele la politica è attività pratica, che hall suo fondamento nella stessa natura. Come ogni organismo naturale, ogni corpo politico nasce, si sviluppa e muore.
Egli afferma che la politica deve operare in accordo con la, morale e con l’economia. Compito della città, invece, è affermarsi al fine di realizzare un bene comune.
Siamo convinti che la politica è parte integrante della vita e come tale è soggetta a mutamenti; ad evoluzioni. Alcune pagine si chiudono ed altre se ne aprono. Più che di morte, ci piace parlare di rinascita. E’ necessario, tuttavia, non ignorare i segnali che si delineano all’orizzonte, interpretandoli e agendo di conseguenza. Il clima politico che si è venuto a creare in città, nelle ultime settimane, non è dei più sereni, li rapporto di fiducia tra Sindaco e Assessori sembra essersi incrinato.
Come scrive Von. Cero Grassi in una lettera alla città: ‘Non si può andare avanti con strappi interni all’Amministrazione e al Partito Democratica E’ legittimo sostituire alcuni assessori, allor quando le esigenze lo impongono, ma la finalità dovrebbe essere quella di rafforzare un’Amministrazione, non di indebolirla a causa di frizioni e risentimenti.. Non si può far attraversare l’Amministrazione comunale da uno ‘tsunami’ e poi non immaginare che è necessario ricostruire. E’ tempo che Sindaco, Consiglieri Comunali e Dirigenti di Partito si siedano attorno ad un tavolo per discutere e riannodare le fila di un discorso che si è interrotto, che non può funzionare così spezzettato…
Lo vita del Comune e di un Partito non riguarda solo i protagonisti, nelle cui mani i cittadini hanno riposto deleghe in bianco, accordando fiducia massima, riguarda l’intera collettività e deve essere il risultato di decisioni ampiamente condivise…
Discussioni a senso unico tra i protagonisti delle recenti vicende politiche terlizzesi, non possono produrre risultato, se non quello di acuire il risentimento…
Il Sindaco, i Consiglieri Comunali ed i Dirigenti di Partito, insieme, possono dare un nuovo impulso all’attività amministrativa terlizzese, possono ridisegnare il quadro politico, seguendo le indicazioni e sollecitazioni di tutti Amministrazione comunale di Terlizzi deve ritrovare al suo interno la serenità che proviene dalla mediazione, dalla sintesi e dalla com partecipazione..
Ebbene, cosa è successo?
Le tensioni interne sono sfociate in dimissioni e riammissioni, ritiro di deleghe e sostituzioni.
Le tensioni più vibranti nascono in seno al PD, che vede dimettersi il segretario cittadino Marid De Leo, dopo il balletto degli assessori, tutti del Partito Democratico, come il Sindacb diTria.
Il PD terlizzese resta un partito chiuso, non si apre alla discussione, pur dotato di un ampio coordinamento
• cittadino altamente rappresentativo.
Il centrosinistra locale e chi è alla guida amministrativa della città, non puà continuare a dividere e a mangiare i propri figli. Prima o poi questo atteggiamento porta a versare lacrime da coccodrillo, che non hanno certo il potere di annullare gli errori commessi.
Un’amministrazione chiusa, preclude la crescita della comunità. Le sostituzioni in Giunta sono legittime, ma vanno partecipate, discusse, confrontate, spiegate ai cittadini, con serenità e grande disponibilità al dialogo. La gente è confusa. L’assessore ai Lavori Pubblici Michele Berardi si dimette per motivazioni personali, il Sindaco nomina al suo posto l’ing. Vito Tricarico. Trascorrono due giorni ed il Sindaco ritira la delega alle Finanze all’assessore Felice De Sano per darla a Michele Berardi. I cittadini non comprendono perché un assessore che si dice non più disponibile per motivazioni personali, dopo due giorni viene invitato dal Sindaco ad occuparsi di un altro assessorato, sottratto ad una componente politica che ha rappresentanza consiliare e che ha lavorato per la crescita della città per anni.
A tutto questo marasma si aggiungono strani movimenti che vedrebbero di buon occhio l’ingresso in maggioranza di qualche consigliere fino a ieri all’opposizione, tali da consentire l’esclusione di democratici ‘scomodi’.
Bisogna fare chiarezza e ricucire le fila di un discorso, che i cittadini percepiscono come preludio ad uno sgretolamento dell’Amministrazione
comunale. La città è stordita dai comunicati stampa che si susseguono. L’amarezza porta uomini, fino a ieri legati da un rapporto di fiducia, a scaricarsi a vicenda inadempienze e deficienze.
Quando c’è crisi, inevitabilmente, si cerca un capro espiatorio, ma non sempre questo basta risolvere le cose, al contrario, le peggiora quasi sempre.
Manca un anno e mezzo alle elezioni amministrative del 2013, ma pare siano cominciate già le grandi manovre. La città, i programmi, le coalizioni, tutto sembra in secondo piano rispetto ai nomi, ai candidati. C’è il’‘toto nomi’ e si lavora per costruire la visibilità di questo o quel politico ‘papabile Forse è prematuro, forse la città ha ben altri problemi da risolvere, forse costruirsi un candidato in casa, serve a ben poco, se si vive in condominio.
In un momento storico di profonda crisi economica, come quello che stiamo vivendo, ogni comunità ha la responsabilità di contribuire alla crescita dell’Italia. Terlizzi non fa eccezione, Accade invece che si aggiunga confusione alla confusione ed i cittadini vivano nel timore dell’incertezza.
In tutto questo caos c’è chi chiede l’azzeramento della Giunta per ristabilire un clima di serenità all’interno dell’Amministrazione comunale. Mossa risultata vincente per il Presidente Nichi Vendola, quando si è trovato in gravi difficoltà nell’Amministrazione della Regione Puglia.
L’Amministrazione comunale di Terlizzi non può continuare a giocare la sua partita, lasciando uomini a terra sul campo. Bisogna fermare il gioco, rimettere tutti in piedi e poi andare avanti. Il gioco di squadra è vincente quando l’allenatore dedica lo stesso tempo e la stessa attenzione a tutti i giocatori.
Il Sindaco, i Consiglieri Comunali, i Dirigenti di tutti i partiti confluiti nella coalizione che regge l’Amministrazione di Tria, devono confrontarsi e trovare una soluzione comune, per ridare vigore e certezze all’Amministrazione comunale della città.
Ogni decisione se condivisa non genera incomprensioni.., tensioni interne.
Quando un rapporto non funziona, trattasi di un rapporto a due o di un rapporto allargato, quasi sempre la causa sta nella mancanza di comunicazione.
La politica fatta nelle segrete stanze sta mostrando tutta la sua debolezza, la sua fragilità. Bisogna aprire porte e finestre, far entrare la luce, il vento fresco, la rugiada del mattino. La democrazia è frutto di partecipazione e condivisione. Di qui dobbiamo ripartire per costruire il futuro. L’Amministrazione comunale di Terlizzi sta tagliando molti traguardi, nonostante la crisi, nonostante i tag1i inferti dal Governo nazionale. Non bisogna lasciare che qualche incomprensione metta in discussione tutto. E’ necessario ritrovare compattezza e unità per proseguire a passo levato verso il 2013.