Articoli

Comunicati Stampa / 29.06.2014

 

Tre milioni di persone povere in più (+93,9%), 3,7 milioni in più cui manca lavoro (+122,3%). Confindustria traccia "come siamo caduti in basso" dai livelli pre-crisi: -9% Pil, -23,6% produzione industriale, -43,15% costruzioni, -8% consumi famiglie, -27,5% investimenti, -7,8% di occupazione e quasi 2 milioni (1,968) di unità di lavoro perse.
Gli economisti di Confindustria hanno rivisto "all'ingiù le previsioni per l'economia italiana nel 2014-2015". Il Centro studi di via dell'Astronomia prevede ora che il Pil dell'Italia si fermerà al +,02% nel 2014, un taglio rispetto alle previsioni del scorso dicembre che indicavano un +0,7%. Per il 2015 la crescita attesa scende dal +1,2% al +1%....
"Complessivamente durante la crisi un milione di persone hanno perduto il posto" di lavoro. Un numero "che quasi raddoppia in termini di Ula", il dato statistico della unità di lavoro. Lo calcola il centro studi di Confindustria. "L'occupazione misurata con le unità di lavoro - stima - cade dello 0,6% nel 2014 e sale dello 0,4% nel 2015". "La turbolenza politica", avverte il centro studi di Confindustria, "rimane un freno seppure si sia molto attenuata e abbia preso corpo nel Paese l'aspettativa di importanti riforme". In questo scenario "la morale è che è necessaria una scossa politica molto forte per riportare l'Italia su un più alto sentiero di sviluppo". "Non appare necessaria nè opportuna alcuna manovra correttiva". Così il CSC. Sul fronte dei conti pubblici, ed in particolare del debito pubblico, secondo gli economisti di Confindustria "la strada maestra per ridurlo è il rilancio della crescita; la sola austerità è controproducente".
Comunicati Stampa / 26.06.2014



Nel 2012 le separazioni nel nostro paese sono state 88.288 e i divorzi 51.319, entrambi in calo rispetto all'anno precedente (rispettivamente -0,6% e -4,6%). È quanto raccontano i dati di una ricerca dell'Istat, dalla quale emerge, però, anche che "i tassi di separazione e di divorzio, in continua crescita dal 1995, hanno una battuta d'arresto nel 2012" e che sempre più italiani vanno all'estero, in particolare in Spagna, per arrivare alla rottura del legame coniugale in tempi più rapidi. 
I 40enni i più colpiti dalla crisi coniugale. Nel 2012 all’atto della separazione i mariti hanno mediamente 47 anni e le mogli 44. Analizzando la distribuzione per età si nota come la classe più numerosa sia quella tra i 40 e i 44 anni per le mogli (19.036 separazioni, il 21,6% del totale) mentre per i mariti la 45-49 (18.461 pari al 20,9%). Nel 2000, invece, il maggior numero delle separazioni ricadeva sia per i mariti sia per le mogli nella classe 35-39. 
Le nozze religiose risultano essere più stabili... 
 
 
Comunicati Stampa / 25.06.2014




 VENERDI 4 LUGLIO 2014 - ore 17,30

Piazza Moro, 22 – Bari - segreteria dell’on. GERO GRASSI


Incontro con l'europarlamentare ELENA GENTILE, che abbiamo sostenuto convintamente per la elezione al Parlamento Europeo. L'occasione sarà propizia per salutare SERGIO CLEMENTE che subentra in Consiglio Regionale e si aggiunge agli amici MICHELE MONNO di Bari e RUGGIERO MENNEA di Barletta. Nell'occasione si discuterà della nuova composizione della GIUNTA REGIONALE, dove il Presidente VENDOLA ha indicato Assessore regionale alla Salute DONATO PENTASSUGLIA.