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Ricordare quel che accadde perché non abbia mai più a ripetersi.
 
Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
  
Il 16 marzo del 1978 è una data che non si può dimenticare. Era un giovedì come tanti altri e nessuno immaginava che gli eventi che stavano per consumarsi avrebbero sconvolto la vita di milioni di cittadini italiani, forse del mondo intero.
Il Presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro, usciva dalla sua abitazione per recarsi in Parlamento. Avrebbe dovuto aver luogo la votazione di fiducia al Governo Andreotti. Ma nulla andò come previsto.
In via Fani Aldo Moro venne rapito dalle Brigate Rosse e i cinque uomini della sua scorta Leonardi, Jozzino, Rivera, Ricci, Zizzi, furono barbaramente uccisi.
Cominciarono così 55 giorni di prigionia che tennero l’Italia intera col fiato sospeso. Si sperava, si immaginava il rilascio del Presidente Moro, ma alla fine la via intrapresa, quella della non trattativa, quella di non cedere al terrorismo, portò alla morte.
Il rapimento Moro mise in discussione il sistema politico italiano che viveva un momento difficile e di transizione nel 1978.
 

 
Camera dei Deputati
 
Mercoledi 10 marzo 2010
 
Intervento alla Camera dell’onorevole Gero Grassi
 
Grazie Presidente.
Onorevoli colleghi,
 
intervengo su un Ordine del giorno che chiede una maggiore razionalità e trasparenza sulla riduzione dei Collegi Provinciali.
In alcune zone d'Italia si sono verificati veri e propri scempi.
Alcune città sono state letteralmente divise in due ed accorpate ad altre. 
E' questo un modo di comprimere l'autonomia e la rappresentanza comunale.
Tutto questo, però, è la triste conseguenza di un'idea di nazione che contraddistingue l'attuale Governo e che si caratterizza per approssimazione, incapacità e lesione dei diritti soggettivi delle persone.
Una riflessione seria, seppur breve, ci impone di sottolineare come gli Enti Locali siano considerati sempre residuali e minimali.
Sono, invece, il cuore della nostra Italia.
Sono stato Sindaco della mia città negli anni 1990 e 1991. Da allora troppe cose sono cambiate e spesso in peggio, soprattutto in termini di autonomia finanziaria.....
 
 

L’on. Gero Grassi chiede al Parlamento: maggiore razionalità e trasparenza sulla riduzione dei Collegi Provinciali 
 
 Nella nota che segue riportiamo sintesi dell’intervento dell’on. Grassi alla Camera dei Deputati del 10/03/21010. 
 
 “In alcune zone d'Italia si sono verificati veri e propri scempi. Alcune città sono state letteralmente divise in due ed accorpate ad altre.  E' questo un modo di comprimere l'autonomia e la rappresentanza comunale. Tutto questo, però, è la triste conseguenza di un'idea di nazione che contraddistingue l'attuale Governo e che si caratterizza per approssimazione, incapacità e lesione dei diritti soggettivi delle persone. Una riflessione seria, seppur breve, ci impone di sottolineare come gli Enti Locali siano considerati sempre residuali e minimali. Sono, invece, il cuore della nostra Italia.
Sono stato Sindaco della mia città negli anni 1990 e 1991. Da allora troppe cose sono cambiate e spesso in peggio, soprattutto in termini di autonomia finanziaria.