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Il disegno di legge di stabilità 2014 (A.C.1865, commi 440 e seguenti) istituisce l'Imposta Unica Comunale (IUC) e rende permanente l'IMU, che non si applica all'abitazione principale (ad eccezione degli immobili di lusso), ma continua ad applicarsi agli altri immobili, compresi le seconde case...


Il decreto-legge 63/2013 ha recepito la direttiva 2010/31/UE sull'efficienza energetica e potenziato il regime di detrazioni fiscali, passato dal 55% per gli interventi di miglioramento dell'efficienza energetica degli edifici al 65%. Per le spese documentate sostenute a partire dal 1° luglio 2013 fino al 31 dicembre 2013 o fino al 30 giugno 2014 (per le ristrutturazioni importanti dell'intero edificio), spetterà la detrazione dell'imposta lorda per una quota pari al 65% degli importi rimasti a carico del contribuente, ripartita in 10 quote annuali di pari importo. E' stata inoltre decisa la proroga, fino al 31 dicembre 2013, delle detrazioni IRPEF del 50 per cento, dall'ordinario 36 per cento, per spese di ristrutturazioni edilizie fino ad un ammontare complessivo non superiore a 96.000 euro (48.000 euro nel regime ordinario). Tale proroga è stata estesa anche all'acquisto di mobili finalizzati all'arredo dell'immobile oggetto di ristrutturazione, per un massimo di 10 mila euro (in pratica si concede un bonus di 5.000 euro. Le detrazioni riguarderanno anche gli interventi di ristrutturazione relativi all'adozione di misure antisismiche, nonché all'esecuzione di opere per la messa in sicurezza statica delle parti strutturali degli edifici.
Con il disegno di legge di stabilità per il 2014 ... 

Nel terzo trimestre del 2013, rispetto ai tre mesi precedenti, le regioni dell'Italia nord-occidentale conseguono una rilevante espansione delle vendite all'estero (+3,7%). La crescita congiunturale è più contenuta per l'Italia nord-orientale (+1,0%) e l'Italia meridionale e insulare (+0,8). Le esportazioni dell'Italia centrale sono in...




Per la maggioranza dei cittadini (57,7%) la situazione degli uomini nel nostro Paese è migliore di quella delle donne: lo pensano le donne (64,6% delle intervistate) più degli uomini (il 50,5%). Per quattro cittadini su dieci (43,7%) la donna è vittima di discriminazioni, è cioè trattata meno bene degli uomini. Anche in questo caso a pensarlo sono più le donne (49,4%), ma la maggioranza di esse pensa che le donne siano poco o per niente discriminate. Appaiono superati alcuni stereotipi sui tradizionali ruoli di genere. Il 77,5% della popolazione non è d'accordo nel ritenere che l'uomo debba prendere le decisioni più importanti riguardanti la famiglia. La grande maggioranza della popolazione si dice poco o per niente d'accordo con le affermazioni "gli uomini sono dirigenti migliori delle donne" e "in generale gli uomini sono leader politici migliori delle donne" (rispettivamente 80,3% e 79,9%). Il 67,7% della popolazione ritiene che "per una donna le responsabilità familiari siano un ostacolo nell'accesso a posizione di dirigente"; per l'89,2% "gli uomini dovrebbero partecipare di più alla cura e all'educazione dei propri figli"; l'87,7% sostiene che "in una coppia in cui entrambi i partner lavorano a tempo pieno, le faccende domestiche dovrebbero essere divise in modo uguale".

 


Negli ultimi cinque anni il disagio sociale è raddoppiato: lo sottolinea la Confcommercio presentando il nono numero del 'Misery Index': un indice sintetico di disagio sociale che somma il tasso di disoccupazione e il tasso d'inflazione estesa. "Il sistema - ha spiegato Mariano Bella, direttore dell'Ufficio Studi - tiene conto della disoccupazione "estesa", che comprende disoccupati, cassaintegrati e scoraggiati e la variazione dei prezzi dei beni e servizi acquistati in alta frequenza su base Istat". Tra i due parametri il peso dell'inflazione in alta frequenza e' diminuito: "oggi la quasi totalita' del disagio sociale e' imputabile alla disoccupazione". L'indice di Confcommercio calcola un'area di disagio, per quanto riguarda l'occupazione, che raggiunge i 4,3 milioni di soggetti, piu' che doppia rispetto ai 2 milioni del 2007. "A ottobre 2013 - ha spiegato Bella - i disoccupati erano 3 milioni e 189 mila a fronte degli 1,5 milioni del 2007. I cassaintegrati, considerando le unita' di lavoro a zero ore, sono passati da 71 mila a 320 mila, mentre gli scoraggiati in senso stretto, ovvero coloro che hanno comunque cercato lavoro almeno tre mesi prima della rilevazione, sono passati da 386 mila a 776 mila. "Il Misery index di Confcommercio - ha sottolineato Bella - ci dice che il disagio sociale e' raddoppiato rispetto al 2007". Confcommercio sottolinea che il pil procapite reale e' diminuito dell'8,7%, mentre i poveri assoluti sono aumentati del 98,4% passando da 2,4 a 4,8 milioni. L'indice mic e' salito tra il 2008 e il 2012 del 72,5%, raggiungendo quota 21,2.