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ROMA (ITALPRESS) - "L'intervento dei presidenti di Camera e
Senato, Laura Boldrini e Pietro Grasso, contro l'immobilismo deigruppi parlamentari e' risolutivo e consentira' finalmente l'avviodei lavori della Commissione d'inchiesta". Lo afferma ilvicepresidente dei deputati del Pd, Gero Grassi, il quale e' piu'
volte intervenuto nelle ultime settimane per sollecitare una soluzione contro lo stallo di questo organismo. "Diamo atto aipresidenti Boldrini e Grasso di aver assunto un'iniziativa che nonsolo sblocca la paralisi determinata dai gruppi che non hannoindicato i loro componenti, consentendo l'insediamo dellaCommissione, ma tutela, al contempo, la credibilita' e la serieta'del Parlamento".

 

Roma, 23 set. (TMNews) - I presidenti delle Camere, Pietro Grasso e Laura Boldrini, hanno sollecitato i gruppi parlamentari a indicare i componenti mancanti della commissione di inchiesta su Aldo Moro: si tratta di 2 deputati Ncd, 2 del Misto, 1 di Fratelli d'Italia, 12 senatori Pd, 5 di Fi, uno di Scelta Civica, uno del Misto, un senatore Per l'Italia e uno di Gal. E' quanto è emerso dalla conferenza dei capigruppo di Montecitorio.
D'intesa con Grasso, Boldrini ha invitato i gruppi a designare i componenti entro il 30 settembre altrimenti i presidenti delle Camere procederanno d'ufficio visto che l'intenzione è di convocare la commissione il 2 ottobre alle 14. 

 
(ANSA) - PALERMO, 22 SET - Intervenendo al Teatro Sociale di Canicatti' (Agrigento) alla Settimana della legalita', il vicepresidente del Gruppo Pd della Camera, Gero Grassi, ha ricordato i giudici Antonino Saetta, ucciso con il figlio Stefano il 25 settembre 1988 e Rosario Livatino, ucciso il 21 settembre 1990, entrambi vittime di mafia. 
"Saetta e Livatino - ha detto Grassi - sono morti solo per aver fatto il proprio dovere, per aver interpretato come missione il ruolo di magistrati, non avevano sulle loro scrivanie fascicoli di indagini dormienti e ritenevano che lo Stato non debba accettare e tollerare illegalita'. Il nostro paese ha bisogno di tanti 'ragazzini' come Rosario Livatino, capaci di anteporre le ragioni della comunita' a quelle del crimine". 
Oggi per Livatino e' in atto il processo di beatificazione, a dimostrazione che 'il ragazzino' - ha aggiunto - aveva da insegnare tanto ad adulti piegati al non vedere, non sentire e non parlare". 
Durante l'incontro Grassi ha anche parlato del 'caso Moro', "crocevia dei misteri di Stato. La stagione dei diritti e delle liberta' si rivelera' effimera se non nascera' un nuovo senso del dovere, diceva Moro. Rosario Livatino, Antonino Saetta e Aldo Moro sono esempio di come, facendo il proprio dovere, si possa contribuire alla costruzione di uno Stato nel quale la persona sia considerata inviolabile e la speranza di giustizia non muore mai". (ANSA).