Author: Gero Grassi

Comunicati Stampa / 20.07.2012


Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
 
La decisione di assegnare al nuovo Direttore Generale della Rai, Luigi Gubitosi, uno stipendio di 650 mila euro annui è scandalosa. In un momento di grave crisi economica, in cui si chiedono enormi sacrifici agli italiani, si assegna ad una sola persona uno stipendio che è 15 volte quello di un Parlamentare e 50 volte quello di un operaio. E’ immorale!
Con 650 mila euro annui si potrebbe facilitare la vita a 35 precari, si potrebbero adottare scelte ponderate, intervenendo in favore di tanti padri di famiglia disoccupati...
 
Comunicati Stampa / 20.07.2012


Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
 
La decisione di assegnare al nuovo Direttore Generale della Rai, Luigi Gubitosi, uno stipendio di 650 mila euro annui è scandalosa. In un momento di grave crisi economica, in cui si chiedono enormi sacrifici agli italiani, si assegna ad una sola persona uno stipendio che è 15 volte quello di un Parlamentare e 40 volte quello di un operaio. E’ immorale!
Con 650 mila euro annui si potrebbe facilitare la vita a 35 precari, si potrebbero adottare scelte ponderate, intervenendo in favore di tanti padri di famiglia disoccupati...
 
Comunicati Stampa / 19.07.2012

 


"La lotta alla mafia, il primo problema da risolvere nella nostra terra bellissima e disgraziata, non deve essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale che coinvolgesse tutti e specialmente le giovani generazioni, le più adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell'indifferenza, della contiguità e quindi della complicità
."

Paolo Borselino

Comunicati Stampa / 17.07.2012


di Gero Grassi - Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati

I primi interventi previsti dal decreto sulla Spending Review entreranno in vigore nei prossimi mesi.
La sanità italiana comincerà a seguire una dieta dimagrante. E’ nostro compito vigilare affinchè si riduca l’apporto superfluo, senza comprometterne le funzioni vitali. 
Alla sanità vanno tagliati sprechi e costi inutili, ma non vanno compromessi i servizi essenziali. Non va messa a rischio la salute dei cittadini.
E’ previsto il taglio di circa 30mila posti letto negli ospedali, con un rapporto di 3,7 posti letto per 1000 abitanti contro gli attuali 4,2. Previsto, inoltre, il taglio del 5% per l'acquisto di beni e servizi. Questa politica porterà ad un risparmio per 5 miliardi in due anni e mezzo: 1 nel 2012, 2 nel 2013 e 2 nel 2014.
Sulla carta è tutto semplice, chiaro e lineare. Bisogna vigilare affinchè ciò che appare semplice in teoria non si complichi nella pratica...