ALBEROBELLO: LEGALITA’ E TRASPARENZA NON HANNO COLORE

ALBEROBELLO: LEGALITA’ E TRASPARENZA NON HANNO COLORE


di Gero Grassi – Vicepresidente Gruppo Pd Camera dei Deputati
 
I giornali pugliesi di agosto hanno trasmesso notizie molto preoccupanti sulla situazione della Banca Cooperativa di Alberobello, rendicontando anomalie di inaudita gravità fino a descrivere la possibilità di interventi ed insediamenti mafiosi.
Non spetta a me emettere giudizi su situazioni al vaglio della Magistratura.
Spetta a me, invece, in qualità di Parlamentare della Repubblica Italiana e di abituale frequentatore della bellissima città capitale mondiale dei trulli, lanciare un segnale di attenzione su eventi che non devono dividerci in fazioni.
La lotta alla criminalità e la battaglia della legalità non possono avere bandiere. Sono il presupposto sul quale si fondano la coesione sociale e il diritto di cittadinanza. La legalità prescinde da destra e sinistra. La legalità non può essere subordinata all’appartenenza, nè può essere usata a fini di parte…


di Gero Grassi – Vicepresidente Gruppo Pd Camera dei Deputati
 
I giornali pugliesi di agosto hanno trasmesso notizie molto preoccupanti sulla situazione della Banca Cooperativa di Alberobello, rendicontando anomalie di inaudita gravità fino a descrivere la possibilità di interventi ed insediamenti mafiosi.
Non spetta a me emettere giudizi su situazioni al vaglio della Magistratura.
Spetta a me, invece, in qualità di Parlamentare della Repubblica Italiana e di abituale frequentatore della bellissima città capitale mondiale dei trulli, lanciare un segnale di attenzione su eventi che non devono dividerci in fazioni.
La lotta alla criminalità e la battaglia della legalità non possono avere bandiere. Sono il presupposto sul quale si fondano la coesione sociale e il diritto di cittadinanza.
La legalità prescinde da destra e sinistra. La legalità non può essere subordinata all’appartenenza, nè può essere usata a fini di parte.
Ad Alberobello c’è un dato incontrovertibile: la Banca è stata commissariata con ispettori della Banca d’Italia. Non è cosa di poco conto, anche perchè la Banca da anni ha avuto una gestione direi ‘monarchica’ nelle figure apicali.
Il caso non l’hanno creato i giornali che invece hanno informato e dettagliato la cittadinanza sugli eventi che venivano a galla.
Ora il problema non è il colore di chi amministra la città oggi (il centrodestra), nè di chi l’ha amministrata ieri (il centrosinistra).
A questo proposito posso dire, avendo da anni visitato, frequentato ed amato Alberobello, che la città è stata amministrata benissimo dal centrosinistra di avantieri (ricordo i sindaci Napoleone Bimbo, Elio Partipilo e Mimino Pugliese), di ieri (i sindaci Angelo Panarese e Bruno De Luca) e di oggi che ha sempre messo al centro dell’azione amministrativa l’interesse generale.
Mi auguro di poter dire la stessa cosa al termine dell’esperienza amministrativa attuale che è riconducibile al centrodestra. Oggi è troppo presto per poterlo affermare.
Senza enfatizzare la vicenda, ricordo, però, che durante il sindacato Bruno De Luca, il sindaco affrontò il problema della Banca auspicando l’intervento della Banca d’Italia al fine di far emergere la verità su vicende sulle quali si stendevano nubi di poca chiarezza.
Oggi la Banca è commissariata e nessuno, credo, possa leggere in questo provvedimento un segnale di destra odi sinistra.
E’ invece un segnale di altro tipo: la Banca va salvaguardata per la funzione sociale che ha, ma deve operare nel rispetto della trasparenza e della legalità ricordando sempre che tutti viviamo in democrazia e siamo nella Repubblica Italiana.
Ultima riflessione: la battaglia della legalità si fa a viso scoperto e con le armi della democrazia.
Quando in una cittadina laboriosa e tranquilla, come Alberobello, si spara alla villa di un consigliere, si ruba nella casa di un atro consigliere lasciando una presunta firma intimidatoria, si parla di commistione tra politica e malavita e di voti acquistati….serve a tutti fare chiarezza. Per salvaguardare l’integrità morale della città e per non ledere la dignità delle persone perbene che esistono a sinistra e a destra.
Per tutti questi motivi auspico che tutti, ed in primis, chi ha responsabilità, invece di nascondere la polvere sotto il tappeto, apra finestre, spalanchi porte, schiuda armadi e liberi la propria coscienza.