Discutiamo anche della pillola Ru486

Discutiamo anche della pillola Ru486

 

Lo afferma in una nota l’on. Gero Grassi Vicepresidente della Commissione Affari Sociali della Camera
 
 
“Il Senato ha posto un freno alla commercializzazione della pillola abortiva Ru486.
E’ un argomento che implica fortissima tensione etica, sul quale è difficile trovare pareri unitari.
La pillola Ru486 è stata introdotta in alcuni paesi d’Europa e negli Usa tra il ’90 ed il 2000.
E’ giustissimo andare di pari passo con la scienza. Ma altrettanto giusto è analizzare una problematica così complessa nella sua interezza. 
Si dovrebbe fare di più per favorire la maternità e paternità consapevole. L’aborto con qualunque mezzo venga provocato, sia esso chimico o chirurgico provoca una profonda ferita nell’anima, che il tempo attenuerà, ma non rimarginerà mai.
Non si deve avere il timore di favorire l’informazione che riguarda temi legati alla sfera sessuale. 
Educare ad una maternità e paternità consapevole e favorire l’informazione circa i metodi contraccettivi è la via da seguire per ridurre il ricorso all’interruzione della gravidanza, che è sempre un evento doloroso per la donna.”
 

Lo afferma in una nota l’on. Gero Grassi Vicepresidente della Commissione Affari Sociali della Camera
 
 
“Il Senato ha posto un freno alla commercializzazione della pillola abortiva Ru486.
E’ un argomento che implica fortissima tensione etica, sul quale è difficile trovare pareri unitari.
La pillola Ru486 è stata introdotta in alcuni paesi d’Europa e negli Usa tra il ’90 ed il 2000.
E’ giustissimo andare di pari passo con la scienza. Ma altrettanto giusto è analizzare una problematica così complessa nella sua interezza. 
Si dovrebbe fare di più per favorire la maternità e paternità consapevole. L’aborto con qualunque mezzo venga provocato, sia esso chimico o chirurgico provoca una profonda ferita nell’anima, che il tempo attenuerà, ma non rimarginerà mai.
Non si deve avere il timore di favorire l’informazione che riguarda temi legati alla sfera sessuale. 
Educare ad una maternità e paternità consapevole e favorire l’informazione circa i metodi contraccettivi è la via da seguire per ridurre il ricorso all’interruzione della gravidanza, che è sempre un evento doloroso per la donna.”