Riforme strutturali al sistema di welfare

Riforme strutturali al sistema di welfare

La Camera, premesso che:

i dati confermano che nel nostro Paese il peso dell’assistenza alla popolazione che invecchia ricade quasi del tutto sulla famiglia ed in particolare sulle figlie adulte;
più che altrove le famiglie italiane sono sole, sono meno aiutate dalle politiche sociali, e quindi, più sovraccariche di responsabilità nei confronti dei propri membri più deboli, e spesso, sono anche maggiormente indotte a fare un passo indietro rispetto a importanti scelte di vita;

La Camera, premesso che:
i dati confermano che nel nostro Paese il peso dell’assistenza alla popolazione che invecchia ricade quasi del tutto sulla famiglia ed in particolare sulle figlie adulte;
più che altrove le famiglie italiane sono sole, sono meno aiutate dalle politiche sociali, e quindi, più sovraccariche di responsabilità nei confronti dei propri membri più deboli, e spesso, sono anche maggiormente indotte a fare un passo indietro rispetto a importanti scelte di vita;
è, del resto, un dato di fatto ampiamente riconosciuto che siamo uno dei Paesi avanzati con sistema di welfare più obsoleto, meno in grado cioè di proteggere dai rischi e di promuovere scelte virtuose nella popolazione;
non a caso ci troviamo con occupazione giovanile tra le più basse e una delle peggiori combinazioni nell’area OCSE tra fecondità e partecipazione femminile al mercato del lavoro;
la persistente denatalità dell’ultimo quarto di secolo ci ha fatti diventare uno dei Paesi al mondo con maggior invecchiamento. Siamo però anche meno attrezzati a rispondere alle sfide che tale processo pone, proprio per la fragilità del nostro sistema di welfare e la bassa occupazione di giovani e donne;
ciò significa che le famiglie italiane, già tradizionalmente sole, si trovano con un crescente aumento della domanda di cura e assistenza dei propri membri anziani non autosufficienti. E che la spesa per protezione sociale, già ora molto squilibrata, è destinata a essere ancor più sbilanciata verso pensioni e sanità;
è ampiamente rjconosciuto che una delle risposte principali all’invecchiamento della popolazione passa attraverso l’aumento dall’occupazione femminile, indispensabile per rendere più sostenibile il sistema delle finanze pubbliche da un lato, e più solido il benessere economico delle famiglie, dall’altro,
impegna il Governo
a mettere in campo qpelle riforme strutturali al sistema di welfare, anche attraverso risorse economiche adeguate, affinché i trasferimenti economici dallo Stato alle regioni ed agli enti locali possano consentire l’erogazione di beni e servizi al cittadino utente, permettendo così al Paese di continuare a crescere e ai singoli di vivere meglio, rendendo meno complicato fornire risposte che le famiglie tentano, con grande difficoltà, di darsi da sole.
9/2561-A194. Grassi, Pedoto, Livia Turco, Calgaro, Murer, Bucchino, D’Incecco, Miotto, Binetti, Bossa, Mosella, Burtone, Argentin, Sbrollini.
ACCOLTO COME RACCOMANDAZIONE DAL GOVERNO NELLA SEDUTA DELL’ASSEMBLEA DEL 27 LUGLIO 2009