Mozione Celiachia

Mozione Celiachia

Mozione Celiachia
firmata da On. Gero Grassi, on. Luciana Pedoto
 
 
La Camera, premesso che:
in data 20 giugno 2011 la Commissione europea ha adottato la proposta CCM 353,finalizzata alla revisione delle disposizioni in materia di prodotti alimentari destinati aun’alimentazione particolare;
tale proposta prevede, tra l’altro, all’articolo 17, paragrafo 2, I ‘abrogazione del regolamento (CE) n. 41/2009, relativo alla composizione e all’etichettatura dei prodotti alimentari adatti alle persone intolleranti al glutine, la cuì applicazione è prevista a decorrere dal 1° gennaio 2012;

Mozione Celiachia
firmata da On. Gero Grassi, on. Luciana Pedoto
 
 
La Camera, premesso che:
in data 20 giugno 2011 la Commissione europea ha adottato la proposta CCM 353,finalizzata alla revisione delle disposizioni in materia di prodotti alimentari destinati aun’alimentazione particolare;
tale proposta prevede, tra l’altro, all’articolo 17, paragrafo 2, I ‘abrogazione del regolamento (CE) n. 41/2009, relativo alla composizione e all’etichettatura dei prodotti alimentari adatti alle persone intolleranti al glutine, la cuì applicazione è prevista a decorrere dal 1° gennaio 2012;
la proposta della Commissione europea prospetta “per ragioni di semplificazione” l’inclusione della disciplina dei prodotti senza glutine e con contenuto di glutine molto basso nel campo di azione del regolamento (CE) n. 1924/2006, avente ad oggetto l’armonizzazione delle disposizioni nazionali concernenti le indicazioni (nutrizionali e sulla salute) figuranti in comunicazioni commerciali, etichettature, presentazioni e pubblicità di prodotti alimentari ad uso corrente;
il regolamento (CE) n. 41/2009, adottato sulla base della direttiva 89/398/CEE relativa all’allineamento delle legislazioni degli Stati membri concernenti i prodotti alimentari destinati ad una alimentazione particolare, è una normativa specifica finalizzata a soddisfare le esigenze nutrizionali di quelle categorie di persone il cui processo di assimilazione, o il cui metabolismo, è perturbato ovvero versano in condizioni fisiologiche particolari e possono ricevere un beneficio dall’ingestione controllata di talune sostanze alimentari;
la proposta COM 353 cancellerebbe, di fatto, dalle etichette dei prodotti alimentari la definizione di” prodotto dietetico” e ridurrebbe la dicitura “senza glutine” ad una etichetta generica;
la celiachia e’”una intolleranza permanente al glutine ed è riconosciuta come malattia sociale’ (articolo 1 della legge n. 123 del 2005), a cui consegue la necessità di eliminazione totale del glutine dalla dieta di chi ne è affetto;
il glutine è un processo proteico contenuto in grano tenero, grano duro, farro, segale, kamut, orzo ed altri cereali minori;
in Italia la prevalenza della celiachia, sia nei bambini che negli adulti, è attualmente stimata intorno all’l-l,S per cento, quindi, ne risulta affetta una persona su cento;
secondo alcune stime, i potenziali celiaci sarebbero circa 600.000, quelli diagnosticati circa 60.000 e, ogni anno, sono circa 2.800 i nuovi casi diagnosticati;
la distribuzione della malattia celiaca è considerata omogenea a livello mondiale, sebbene presenti una più elevata incidenza in Europa e nei Paesi con popolazione di origine europea. E possibile affermare che la celiachia è la più frequente intolleranza alimentare presente a livello mondiale;
allo stato attuale, i prodotti per celiaci, sostitutivi degli alimenti con glutine (pane, pasta, prodotti da forno, pizza, dolci, eccetera) sono considerati prodotti dietetici e garantiscono la totale sicurezza per il consumatore celiaco;
in Italia, i prodotti senza glutine sono elencati nel registro nazionale dei prodotti dietetici senza glutine (ai sensi del decreto legislativo n. 111 del 1992) e sono erogati gratuitamente a carico del Servizio sanitario nazionale in forza della legge n. 123 del 2005;
considerato che:
la proposta della Commissione europea, in un’ottica di armonizzazione e semplificazione, non tiene sufficientemente in considerazione la necessità di tutelare alcune categorie sensibili e vulnerabili di consumatori, come quella dei celiaci, fino ad oggi garantiti da una disciplina normativa stringente sia in punto di requisiti nutrizionali specifici, sia in punto di controlli;
la proposta della Commissione europea n. 353 del 20 giugno 2011, ove accolta dalle competenti istituzioni comunitarie, può comportare, di fatto un indebolimento della tutela oggi riconosciuta nel nostro ordinamento, posto che la legislazione italiana, oltre a riconoscere la celiachia come malattia sociale, tutela i bambini e gli adulti come categoria di consumatori vulnerabili,
impegna il Governo a promuovere, in sede comunitaria e nell’ambito delle rispettive competenze, tutte le iniziative necessarie al fine di tutelare una categoria di cittadini sensibili, come i celiaci, dai rischi alla salute connessi all’abrogazione del regolamento (CE) n. 41/2009, secondo quanto previsto dall’articolo 17, paragrafo 2, della proposta della Commissione europea n. 353 del 20 giugno 2011 anche alla luce della risoluzione approvata dalla 12a Commissione permanente (Igiene e sanità) del Senato in data 2 agosto 2011 e delle osservazioni formulate dalla 14 Commissione permanente (Politiche dell’Unione europea) in data 27 luglio 2011.