Inviato al Ministero della salute

Inviato al Ministero della salute


Inviato al Ministero della salute
La Camera, premesso che:
la Legge di Stabilità presentata dal Governo contiene delle misure la cui sostenibilità da parte delle amministrazioni pubbliche nonché l’effettiva realizzabilità dei rispanni attesi si riflette sull’inadeguatezza dei tagli indifferenziati e non selettivi che potrebbero tradursi o in un rallentamento della spesa in conto capitale o in meri slittamenti nel tempo di pagamenti o nella formazione di debiti sommersi e, certamente, nella riduzione della funzionalità della pubblica amministrazione e dei servizi ai cittadini……
 

Inviato al Ministero della salute
La Camera, premesso che:
la Legge di Stabilità presentata dal Governo contiene delle misure la cui sostenibilità da parte delle amministrazioni pubbliche nonché l’effettiva realizzabilità dei rispanni attesi si riflette sull’inadeguatezza dei tagli indifferenziati e non selettivi che potrebbero tradursi o in un rallentamento della spesa in conto capitale o in meri slittamenti nel tempo di pagamenti o nella formazione di debiti sommersi e, certamente, nella riduzione della funzionalità della pubblica amministrazione e dei servizi ai cittadini;
si tratta, in ogni caso, di misure che avranno effetti recessivi e porteranno ad una riduzione del tasso di crescita del PIE pari a 0,5 punti percentuali nel periodo di riferimento 2010-2012;
nel prossimo biennio sull’attività economica potrebbe continuare a gravare una dinamica debole dei consumi, frenati dalla stazionarietà del reddito disponibile, la previsione di un tasso di crescita del 2 per cento nel biennio 2012-2013 appare fin troppo ottimistica;
il riequilibrio duraturo dei conti pubblici passa soprattutto per il rafforzamento del potenziale di crescita dell’economia. L’uscita dalla crisi deve essere un’opportunità per porre le basi per attuare riforme strutturali che accrescano la produttività e la competitività del nostro Paese;
pur non avendo indicato nella DIP alcun disegno di legge collegato alla manovra di finanza pubblica, il Governò sta annunciando, negli incontri con le parti sociali e gli attori economici, la presentazione a fine anno dell’ennesimo decreto riducendo così al minimo il ruolo, il dibattito e la capacità di intervento del Parlamento;
per quanto attiene al settore della sanità, anche questo è caratterizzato solo da tagli o da mancati rifrnanziamenti, prima fra tutti l’Istituto Superiore di sanità a cui gli vengono decurtati 5 milioni di euro; la lotta al randagismo, che nonostante la Commissione stia esaminando da ormai lungo tempo una riforma per debellare tale odioso fenomeno presente nel nostro paese che in alcune zone mette addirittura a rischio la vita e la sicurezza delle persone, prevede solo uno stanziamento pari a 0,7 milioni rispetto ai 3,4 dello scorso anno; le somme destinate alle regioni e alle province autonome per la procreazione medicalmente assistita ridotte a solo 1,2 milioni di euro e ancora il non sufficiente finanziamento delle risorse relative alle somme per la liquidazione delle transazioni da stipulare con i soggetti emotrasfiisi, danneggiati da sangue infett o o emoderivati infetti che abbiano instaurato azioni di risarcimento danni, decurtazioni subisce anche l’Agenzia Italiana del Farmaco a tutto questo bisogna aggiungere il fatto che il nuovo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sui Livelli essenziali d’assistenza, dopo la revoca di quello del 2008 non è stato ancora emanato;
il mancato aggiornamento dei LEA da almeno due anni sta avendo gravi ripercussioni sui cittadini in particolar modo quelli più deboli che si sono visti costretti in tutto questo tempo a far fronte da soli alle mancate ed auspicate novità previste nel 2008 e mai entrate in vigore, quali il nuovo «nomenclatore Tariffario delle Protesi dei Presidi e degli Ausili» l’aggiornamento dell’elenco delle malattie croniche e rare esentate dal pagamento del ticket, l’introduzione del vaccino anti papillorna virus contro il cancro alla cervice uterina, l’analgesia epidurale che consente di partorire senza dolore, la diagnosi neonatale della sordità congenita e della cataratta congenita, il potenziamento dell’assistenza odontoiatrica attraverso la visita di controllo per tutti e il trattamento delle urgenze, le cure domiciliari soprattutto per i malati nella fase terminale, i servizi socio sanitari come i consultori familiari, i centri di salute mentale, i ser(’izi di neuropsichiatria per i minori, i servizi per i disabili gravi e quelli per le persone con dipendenze patologiche,
impegna il Governo
a valutare l’opportunità, visto l’invecchiamento della popolazione e la prevalenza delle malattie croniche che rendono obsoleto un sistema sanitario ospedalocentrico, in un ottica di razionalizzazione dei costi sanitari, di promuovere l’incentivazione di politiche volte a porre al centro del sistema sanitario la medicina territoriale centrata sul paziente, suoi bisogni e in cui il momento della cura sia integrato con quello della promozione della salute e della prevenzione delle
malattie, sul lavoro in team e in grado di assicurare, attraverso strutture dedicate, presa in carico, continuità di cura e integrazione socioassistenziale;
9/3778-A1133.(Testo modificato nel corso della seduta) Grassi, De Pasquale, Vaccaro.
ACCOLTO DAL GOVERNO NELLA SEDUTA DELL’ASSEMBLEA DEL 19 NOVEMBRE 2010