Interpellanza urgente relativa al digitale terrestre

Interpellanza urgente relativa al digitale terrestre

SVILUPPO ECONOMICO

Interpellanza urgente (ex articolo 138-bis del regolamento):

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dello sviluppo economico, per sapere – premesso che:

il recente passaggio al digitale terrestre ha comportato notevoli disagi nei territori del Veneto orientale e della confinante Friuli Venezia Giulia e oggi, a più di 40 giorni dal suo avvio, si contano a centinaia di migliaia gli utenti che non sono in grado di vedere le trasmissioni di RAI 1, RAI 2, RAI 3 e nel Veneto orientale moltissimi non riescono a vedere il TG3 Veneto;
al momento, da dichiarazioni fatte sulla stampa dai responsabili di RAI Way……
 

SVILUPPO ECONOMICO

Interpellanza urgente (ex articolo 138-bis del regolamento):

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dello sviluppo economico, per sapere – premesso che:
il recente passaggio al digitale terrestre ha comportato notevoli disagi nei territori del Veneto orientale e della confinante Friuli Venezia Giulia e oggi, a più di 40 giorni dal suo avvio, si contano a centinaia di migliaia gli utenti che non sono in grado di vedere le trasmissioni di RAI 1, RAI 2, RAI 3 e nel Veneto orientale moltissimi non riescono a vedere il TG3 Veneto;
al momento, da dichiarazioni fatte sulla stampa dai responsabili di RAI Way, l’unica soluzione possibile per i cittadini pare sia quella di modificare a spese proprie l’impianto dell’antenna;
al contrario sarebbe stato sufficiente che il piano delle frequenze per il Veneto orientale, tenendo conto della situazione antennistica locale, rimanesse in banda 5 UHF da Piancavallo o canale 22 da Udine o canale 7 (F) sempre da Udine, permettendo a tutti di ricevere i canali RAI senza alcun aggravio di costi e senza nessun intervento all’antenna;
inoltre sarebbe stato sufficiente fare un ponte radio tra Monte Venda e Piancavallo per irradiare il TGR Veneto in tutto il Veneto orientale, mentre ora gli utenti sono costretti a vedere il TGR Friuli;
l’onere per la realizzazione del ponte radio è stimata in circa 200.000 euro ma né la regione Veneto né la RAI intendono affrontare tale spesa perché è troppo esigua la popolazione che ne beneficerebbe;
non si è fatta adeguata informazione, affermando da parte della RAI che non serviva cambiare le antenne, mentre i tecnici antennisti già da mesi affermavano il contrario;

si parla di un periodo di 6 mesi di sperimentazione;
vengono privati centinaia di migliaia di cittadini del diritto ad essere informati e, nel caso del TG3 Veneto, di un organo di informazione fondamentale e tempestivo in occasione di eventi calamitosi, come dimostrato dalla recente alluvione in Veneto;
nulla si sa delle frequenze rimaste libere a disposizione della RAI oltre al già citato Canale 7 di Udine, tenendo conto che i criteri adottati nella scelta di fatto hanno penalizzato solo il servizio pubblico;
moltissime segnalazioni su problemi analoghi arrivano da altre parti del Veneto, dal Friuli Venezia Giulia e dall’Emilia Romagna;
nulla si sa delle modalità con le quali sono stati spesi i 33 milioni di euro dati dal Ministro Gentiloni a RAI Way per il passaggio al digitale terrestre nel luglio 2007, che erano un anticipo dei 145 previsti per l’adeguamento delle proprie strutture e che avrebbero potuto essere utilizzati in questo caso a vantaggio dei cittadini;
si continua a chiamare canone in tutte le documentazioni ministeriali quella che invece è una tassa di possesso, senza avere poi l’obbligo di fornire e garantire la visione dei canali radio televisivi, e sarebbe necessario adeguare anche la normativa tributaria in materia;
proprio per questo il cittadino utente, in casi di contenzioso come in questo, non sa se rivolgersi all’erogatore del servizio e, cioè, la RAI o al Ministero competente -:
quali iniziative intenda assumere il Ministro interpellato al fine di tutelare i cittadini, privati di un servizio per il quale già pagavano e pagano il canone;
se non ritenga necessario, come gli interpellanti auspicano, adottare iniziative per il rimborso delle spese sostenute dai cittadini per adeguare il proprio impianto antennistico, risolvendo nel contempo il problema della visione del TG3 Veneto nel Veneto orientale, e se, in attesa di provvedimenti di risarcimento, non ritenga di assumere iniziative per congelare il pagamento del canone per l’anno appena iniziato, individuando le forme che riterrà più opportune per evitare abusi;
quale sia con esattezza il numero dei cittadini che lamentano il disservizio e le modalità con le quali la RAI ha speso le risorse assegnate dall’allora Ministro Gentiloni.
(2-00914)

Deputati firmatari:
«Viola, Martella, Murer, Baretta, Rubinato, Naccarato, Velo, Meta, Fogliardi, Tempestini, Benamati, Braga, Strizzolo, Maran, Realacci, Margiotta, Levi, Tenaglia, Lulli, Fioroni, Pedoto, Bratti, Zaccaria, Iannuzzi, Pompili, Miotto, Grassi, D’Incecco, Zampa, Vannucci, Gentiloni Silveri, Gasbarra, Dal Moro».