Prevenire e combattere il diabete: la campagna approda in Parlamento

Prevenire e combattere il diabete: la campagna approda in Parlamento

Il sen. Tomassini e l'on. Grassi durante la conferenza stampaIl diabete è la quarta causa di morte nei paesi sviluppati dove provoca 4 milioni di decessi ogni anno. È per combattere questa pandemia che la Società italiana di Diabetologia e l'Associazione medici diabetologi hanno promosso, in collaborazione con associazioni di volontariato, la campagna "Buon Compenso del Diabete – Informati, Alleati, Protetti". L'iniziativa è patrocinata dal Ministero della Salute e sostenuta dalla Federazione Internazionale del Diabete…

Prevenire e combattere il diabete: la campagna approda in Parlamento

Il sen. Tomassini e l'on. Grassi durante la conferenza stampaIl diabete è la quarta causa di morte nei paesi sviluppati dove provoca 4 milioni di decessi ogni anno. È per combattere questa pandemia che la Società italiana di Diabetologia e l'Associazione medici diabetologi hanno promosso, in collaborazione con associazioni di volontariato, la campagna "Buon Compenso del Diabete – Informati, Alleati, Protetti". L'iniziativa è patrocinata dal Ministero della Salute e sostenuta dalla Federazione Internazionale del Diabete.

I risultati preliminari sono stati presentati giovedì 3 luglio presso la sala delle conferenze stampa di Palazzo Madama. Il progetto, che ha toccato 9 capoluoghi (Padova, Verona, Bergamo, Genova, Bologna, Firenze, Brescia) ha informato oltre 35.000 cittadini sulla possibilità di controllare la malattia attraverso buone regole di vita, farmaci efficaci ma soprattutto test che verificano i parametri metabolici fondamentali come l'emoglobina glicata, la glicemia, i grassi nel sangue, la pressione arteriosa e il peso.

Sono alcune migliaia i check-up completi effettuati nel corso della campagna: i controlli vengono eseguiti all'interno di un'unità mobile attrezzata come un ambulatorio dove medici e infermieri specializzati mettono a disposizione dei cittadini la possibilità di controllare i valori di glicemia, peso , pressione arteriosa e emoglobina glicata. Il progetto ha fatto sosta a Roma, dove sarà fino al 4 luglio in via degli Staderari, nei pressi di Palazzo Madama.

La senatrice Baio durante la conferenza stampaIl progetto ha ricevuto il sostegno, in Parlamento, di senatori e deputati che hanno siglato la carta dell'Alleanza per il Buon Compenso del Diabete, formalizzando l'impegno a promuovere in Italia una sensibilizzazione sulla malattia. Alla conferenza stampa di Palazzo Madama sono intervenuti il presidente della Commissione Sanità del Senato, Antonio Tomassini, il vicepresidente della Commissione Affari Sociali della Camera, Gero Grassi, la senatrice Emanuela Baio e il senatore Ignazio Marino. Un impegno condiviso dal sottosegretario al Lavoro, Salute e Politiche sociali Ferruccio Fazio. «Il governo – ha sottolineato il sottosegretario – presterà attenzione a ridisegnare il territorio, in modo che il cittadino che si ammala possa seguire un percorso che ha inizio con la visita dal medico di base e prosegue con la diagnostica, la prevenzione e la riabilitazione".

E' proprio sull'importanza di una campagna d'informazione che punta il Presidente della 12a Commissione del Senato: «In Italia – ha detto il sen. Tomassini – si prevedono oltre 5 milioni di pazienti nel 2025. Tenere sotto controllo questa patologia è un obiettivo fondamentale per il nostro Paese. L'informazione ha un ruolo cruciale perché può promuovere stili di vita e comportamenti adeguati, rassicurando sull'esistenza di un'alleanza per aiutare ciascuno a raggiungere il traguardo del Buon Compenso del Diabete».

Il senatore Ignazio Marino e il giornalista Luciano OnderPer l'on. Gero Grassi, «il Buon Compenso del Diabete mette al centro di tutti i processi assistenziali la persona colpita dalla malattia con le sue priorità e necessità: è l'unico modo per centrare l'obiettivo della riduzione delle complicazioni e del contenimento dei costi». Il sen. Ignazio Marino ha messo l'accento sulla prevenzione: «Ogni 10 secondi 2 nuove persone si ammalano di diabete e una muore per lo stesso motivo. L'80% delle persone potrebbe prevenire la malattia con uno stile di vita adatto». «Occorre investire in terapie innovative – ha concluso la senatrice Emanuela Baio – che consentano un migliore controllo della malattia e una buona qualità di vita come le insuline di nuova generazione».

(Nelle foto, dall'alto: il sen. Tomassini e l'on. Grassi; la senatrice Baio; il sen. Ignazio Marino e il giornalista Luciano Onder che ha coordinato la conferenza stampa)