MISURE PER LA PREVENZIONE DELLA RADICALIZZAZIONE E DELL’ESTREMISMO VIOLENTO DI MATRICE JIHADISTA

MISURE PER LA PREVENZIONE DELLA RADICALIZZAZIONE E DELL’ESTREMISMO VIOLENTO DI MATRICE JIHADISTA

 La Camera ha approvato il 18 luglio, in prima lettura, la proposta di legge “Misure per la prevenzione della radicalizzazione e dell’estremismo violento di matrice jihadista”, (primi firmatari Stefano Dambruoso e Andrea Manciulli). Hanno votato a favore i partiti della maggioranza. Contro i gruppi del centrodestra e il Movimento 5 Stelle. Il testo, di cui è stata relatrice Barbara Pollastrini, è stato profondamente modificato durante l’esame in Commissione Affari costituzionali e successivamente nel dibattito e nei voti dell’Aula. La proposta introduce nel nostro ordinamento misure e strumenti per rafforzare il contrasto e la prevenzione dei processi di radicalizzazione.  Il provvedimento, che fa propri suggerimenti di studiosi, esperti, operatori pubblici, associazioni e comunità religiose, è stato ispirato dalla consapevolezza che unitamente all’indispensabile strategia fondata su repressione e lavoro d’intelligence fosse necessaria la costruzione di una vera e propria contro-narrazione, anche attraverso il dialogo interreligioso, la conoscenza e la formazione, la condivisione dei principi costituzionali. E con una attenzione particolare al rispetto e alla libertà delle donne. La norma affianca misure già adottate nel 20151 a seguito degli attentati compiuti in Europa e in coerenza con la risoluzione n. 2178 del 2014 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Esso dunque si inquadra nel contesto di indirizzi consolidati in sede internazionale e sovranazionale, a partire dalla risoluzione approvata dal Parlamento Europeo nel novembre 2015…
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