Un Fondo per il sostegno delle persone non autosufficienti

Un Fondo per il sostegno delle persone non autosufficienti

1Il deputato del Pd ha presentato nei giorni scorsi alla Camera una proposta di legge per incrementare il sistema di protezione sociale e di cura per le persone non autosufficienti. Prevede che il fondo eroghi indennità di accompagnamento e di comunicazione, potenzi la rete dei servizi e fornisca le prestazioni assistenziali attraverso la realizzazione di progetti individuali 1Il deputato del Pd ha presentato nei giorni scorsi alla Camera una proposta di legge per incrementare il sistema di protezione sociale e di cura per le persone non autosufficienti. Prevede che il fondo eroghi indennità di accompagnamento e di comunicazione, potenzi la rete dei servizi e fornisca le prestazioni assistenziali attraverso la realizzazione di progetti individuali

ROMA – Una proposta di legge per incrementare il sistema di protezione sociale e di cura per le persone non autosufficienti. Porta la firma di Gero Grassi del Pd ed è stata assegnata all’esame della commissione Affari sociali della Camera. Il testo è composto da 6 articoli, il primo dei quali propone l’istituzione del Fondo per il sostegno delle persone non autosufficienti.

Nella relazione illustrativa, Grassi precisa che il testo si riferisce a tutte le persone non autosufficienti indipendentemente da età e causa. Inoltre le prestazioni previste dal Fondo, prevalentemente di carattere domiciliare, non sono sostitutive di quelle sanitarie e sono finalizzate alla copertura dei costi di rilevanza sociale dell’assistenza integrata socio-sanitaria. Con l’articolo 2 si prevede che il Fondo sia destinato ad erogare l’indennità di accompagnamento e di comunicazione, a potenziare la rete dei servizi e a fornire le prestazioni assistenziali attraverso la realizzazione di progetti individuali per persone non autosufficienti. Non solo. Lo strumento dovrà servire anche ad erogare titoli per la fruizione di prestazioni sociali e di assegni di cura commisurati alla gravità del bisogno e le risorse necessarie al pagamento della quota sociale a carico dell’utente in caso di ricovero in una residenza sanitaria assistita o in strutture similari nonché a sviluppare iniziative di solidarietà, anche in collaborazione con il volontariato e con le organizzazioni non lucrative di utilità sociale. Il Fondo (articoli 4 e 5) si finanzierà – in base alla proposta avanzata – grazie al gettito di un’apposita addizionale sui redditi delle persone fisiche e delle società per il sostegno alla non autosufficienza, prevedendo l’esenzione per i redditi medio-bassi, e anche tramite le risorse destinate all’erogazione ai soggetti beneficiari dell’indennità di accompagnamento e di comunicazione. Le regioni potranno prevedere inoltre addizionali regionali aggiuntive (articolo 6). (dp)