Archeologia… quando si parla di “parità di genere”.

Archeologia… quando si parla di “parità di genere”.

 
Nota dell’on. Gero Grassi – Parlamentare pugliese PD
 
Ho avuto modo di affermare più volte che l’altra metà del cielo non può stare solo a guardare. Mi riferisco ovviamente alle donne, che apportano un contributo importante non solo in politica, ma in tutti i campi in cui si cimentano, perché hanno intuizione, sono caparbie, sono capaci di innumerevoli ore di lavoro, hanno la sensibilità che le porta ad ascoltare e ad agire, nel rispetto dell’altro.
Se il Presidente della Regione Puglia Vendola parla di archeologia quando affronta con determinazione la tematica legata al nucleare, io userei il termine archeologia, quando parliamo di “parità di genere.”
Credo che la parità di genere non va auspicata, solo perfezionata…..
 

Nota dell’on. Gero Grassi – Parlamentare pugliese PD
 
Ho avuto modo di affermare più volte che l’altra metà del cielo non può stare solo a guardare. Mi riferisco ovviamente alle donne, che apportano un contributo importante non solo in politica, ma in tutti i campi in cui si cimentano, perché hanno intuizione, sono caparbie, sono capaci di innumerevoli ore di lavoro, hanno la sensibilità che le porta ad ascoltare e ad agire, nel rispetto dell’altro.
Se il Presidente della Regione Puglia Vendola parla di archeologia quando affronta con determinazione la tematica legata al nucleare, io userei il termine archeologia, quando parliamo di “parità di genere.”
Credo che la parità di genere non va auspicata, solo perfezionata.
Uomini e donne si completano a vicenda nella vita di tutti i giorni, nel mondo del lavoro, delle relazioni, della politica. Se si avesse l’intelligenza di comprendere questo, non si dovrebbe lottare per affermare diritti sacrosanti con Leggi ad hoc.
Il Partito Democratico da tempo sta perseguendo questa via, studiando percorsi che favoriscano l’ingresso delle donne nelle Istituzioni, ma come sempre accade, quando l’idea è vincente, tutti la propongono come propria.
Io per le prossime elezioni regionali auspico non la parità di genere, che è un dato di fatto, ma un “reale” coinvolgimento delle donne. Il mondo della politica è un mondo al maschile, è risaputo, ma l’attività di governo non guarda ad una metà del cielo, si rivolge al firmamento nella sua globalità.