Primarie Puglia: Non partecipo ad alcuna iniziativa

Primarie Puglia: Non partecipo ad alcuna iniziativa

 
Nota dell’on. Gero Grassi – Parlamentare PD pugliese
  
Quando è in atto una disputa, si può decidere di prendervi parte o non condividendone le motivazioni alla base, ci si può astenere.
In un articolo del “Corriere della Sera” è stato scritto che avrei partecipato ad iniziative pubbliche accanto al candidato di Sinistra e Libertà Nichi Vendola, perché amico d’infanzia. Non è assolutamente vero e non si deve fare confusione tra l’azione politica e l’amicizia, che può legare due persone.
Io non partecipo alle iniziative pro-primarie né di Boccia, né di Vendola, perché non ho condiviso la metodologia che il PD pugliese ha inteso attuare nell’ultimo periodo.
Si è giunti alla decisione delle Primarie con grandissimo ritardo, provocando un logorio interno che poteva essere evitato. Anche il percorso effettuato per la scelta del candidato, che non ha coinvolto l’intero partito, ha contribuito a creare il clima teso di questi giorni. La scelta effettuata da pochi, è stata imposta a tutti.
Percorsi rigidi e scarsamente democratici, possono poi generare conseguenze di consenso e partecipazione. In quel caso chi ha deciso in solitudine, non può che assumersene la responsabilità.
 
 

 

Nota dell’on. Gero Grassi – Parlamentare PD pugliese

 
 
Quando è in atto una disputa, si può decidere di prendervi parte o non condividendone le motivazioni alla base, ci si può astenere.
In un articolo del “Corriere della Sera” è stato scritto che avrei partecipato ad iniziative pubbliche accanto al candidato di Sinistra e Libertà Nichi Vendola, perché amico d’infanzia. Non è assolutamente vero e non si deve fare confusione tra l’azione politica e l’amicizia, che può legare due persone.
Io non partecipo alle iniziative pro-primarie né di Boccia, né di Vendola, perché non ho condiviso la metodologia che il PD pugliese ha inteso attuare nell’ultimo periodo.
Si è giunti alla decisione delle Primarie con grandissimo ritardo, provocando un logorio interno che poteva essere evitato. Anche il percorso effettuato per la scelta del candidato, che non ha coinvolto l’intero partito, ha contribuito a creare il clima teso di questi giorni. La scelta effettuata da pochi, è stata imposta a tutti.
Percorsi rigidi e scarsamente democratici, possono poi generare conseguenze di consenso e partecipazione. In quel caso chi ha deciso in solitudine, non può che assumersene la responsabilità.
I Circoli e i tanti militanti PD di Puglia stanno dimostrando grande passione politica e desiderio di contribuire alla scelta del candidato per la presidenza della Regione. Lo dimostrano i diversi giornali, i siti, i blog che sempre più spesso dedicano pagine per divulgare ciò che di positivo ha prodotto la Giunta Vendola in questi 5 anni.
Il PD pugliese vuole conservare la sua autonomia di pensiero, è pertanto errato pensare di militarizzare le primarie, così facendo si fa un passo indietro su diversi fronti. Il Partito Democratico quando è nato, si è proposto come un progetto politico nuovo, aperto e dall’impronta largamente riformatrice. Tornare ad esercitare la politica con metodiche del passato, limitando la partecipazione ed ancor più la libertà d’opinione, uccide il PD.
Sono tantissimi i giovani motivati che popolano i circoli del Partito Democratico di Puglia che scalpitano per avere la possibilità di “dire la loro” e contribuire fattivamente alla crescita del proprio territorio. Militarizzando tutta questa forza si soffoca ogni possibilità di futuro, di innovazione. Il PD non è imposizione, ma libera scelta. Non avrebbe senso attuare proprio ora un’inversione di tendenza. Potrebbe generare solo sfiducia nei confronti di un progetto che ha nel nome e nel DNA il termine “democratico”.
Non condivido il terrorismo psicologico che non lascia ai cittadini libertà di pensiero. Non condivido il clima teso tra i due candidati. Non credo che gli elettori abbiano bisogno di partecipare a test, il cui esito viene loro già fornito.
Credo nella democrazia, nella libertà di opinione, nella coscienza critica degli elettori.
Il Partito Democratico e l’intero centrosinistra pugliese sono chiamati ad un atto di grande responsabilità: ricucire i rapporti all’interno della coalizione e proporre un programma di governo efficace ed alternativo a quello di centrodestra.
Per questo sto lavorando e a questo deve mirare tutto il popolo di centrosinistra.
A volte accade che per guardare con la lente d’ingrandimento si perda di vista il vasto panorama che è dinanzi ai propri occhi.
Il centrosinistra pugliese deve riporre la lente d’ingrandimento e allungare lo sguardo verso un panorama politico che sia inclusivo per Boccia e Vendola, ma soprattutto i cittadini.